Figlio di papa Ormisda, fu eletto
successore di papa Agapito (534) per volere del re goto Teodato. La sua
consacrazione (536) fu all'origine dei contrasti con il diacono Virgilio che,
giunto da Bisanzio, godeva del sostegno dell'imperatrice Teodora ed era
già stato investito del pontificato da papa Bonifacio II.
S., pur
avendo voltato le spalle a Teodato, accogliendo Belisario con tutti gli onori,
fu ugualmente deposto (537) sotto l'accusa di alto tradimento ed esiliato a
Patara, in Licia. Al soglio pontificio romano salì Vigilio.
S.,
documentata a Bisanzio la propria innocenza, poté ritornare a Roma,
ma, probabilmente su raccomandazione papale, venne relegato da Belisario
nell'Isola di Ponza dove morì. Festa: 20 giugno (m. Ponza 537).